domenica 23 luglio 2017

Paradosso Cubano


"PARADOSSO CUBANO" tecnica mista su tela 205x50cm

Ho realizzato questo quadro per Serena, ha appena messo su casa e mi ha chiesto qualcosa da mettere sopra la testata del letto.
Avevo piena libertà nello scegliere il soggetto e dal momento che il suo compagno è di origini cubane volevo provare ad esplorare il suo mondo.


Pur non essendoci mai stato ho immaginato questo loro stupendo paese suggestionato dai mille racconti che ho ascoltato.
Uno splendido mare caraibico, con una libera spiaggia bianca e una inconsistente barchetta di carta di giornale che veleggia all'orizzonte, a rappresentare u
na Cuba delle mille contraddizioni.

A Cuba tutti stanno bene e tutti vogliono andarsene: ho sempre sentito rappresentazioni magnifiche di questo paese da persone che alla fine hanno deciso di lasciare questa loro terra.
A Cuba ci sono i ricchi e ci sono i poveri. Ci sono i senzatetto, ci sono i mendicanti, ci sono addirittura quelli che rovistano nella spazzatura.
La doppia valuta ha creato e allargato la differenza tra i “ricchi” e i poveri. Chi guadagna in CUC, la “moneta dei turisti” riesce a vivere dignitosamente; chi guadagna in moneda nacional, la moneta locale dal valore bassissimo, se la passa peggio. Con una conseguenza paradossale: gli impiegati statali, su tutti gli insegnanti e i medici, l’orgoglio della rivoluzione, sono tra quelli che fanno la fame, mentre tassisti, albergatori, ristoratori e venditori di souvenir se la cavano molto meglio.

Le magnifiche auto d'epoca con motori giapponesi, il colore e l'architettura coloniale che cade a pezzi, i carri trainati da cavalli pieni di papaya, l'inquinamento, i bambini che giocano a pallavolo in strada, i daquiris , l'orgoglio nazionale,  la danza, la musica ovunque che versa da porte aperte, i tramonti sul mare e la loro gentilezza, non vedo lora di sperimentare con i miei occhi quanto prima.















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