Il Naufragio del 18
Aprile 2015 è stato per tutti uno shock:
oltre 900 persone colano a picco nel Canale di Sicilia, all’interno
della stiva di una barca, senza lo spazio di potersi muovere e senza la
possibilità di poter mettersi in salvo. All’interno dello scafo insieme ad una
maggioranza di uomini ci sono circa 200 donne e 50 bambini.
In questa situazione è stata la necessità di lenire il mio animo a spingermi a dipingere... e ne sono nati alcuni quadri.
In questa situazione è stata la necessità di lenire il mio animo a spingermi a dipingere... e ne sono nati alcuni quadri.
18 APRILE - acrilico, colori ad alcol su tela 70x50cm
La pittura ha effetto catartico, è il mio psicologo e mi aiuta a distendere tensioni e talvolta a superarle in modo trasferenziale.
Ho dipinto come sotto la
necessità di dare sepoltura a queste persone, scomparse nella speranza di una vita
migliore.
Nel ribaltare il quadro …poi…dal fondo del mare mi immagino le loro anime salire in cielo.
Nel ribaltare il quadro …poi…dal fondo del mare mi immagino le loro anime salire in cielo.
Alcuni numeri:
in ogni quadro che ho fatto ci sono circa dieci anime. Se volessi rappresentare le 900 persone scomparse in quella giornata servirebbero 90 tele...3 gallerie come questa.
Per rappresentare i migranti scomparsi in mare nel 2014 e 2015 (6328 dato dell’OIM a oggi) servirebbero oltre 210 stanze come questa. Basterebbero gli Uffizi? La presa di coscienza di questi numeri mi manda fuori di testa.
in ogni quadro che ho fatto ci sono circa dieci anime. Se volessi rappresentare le 900 persone scomparse in quella giornata servirebbero 90 tele...3 gallerie come questa.
Per rappresentare i migranti scomparsi in mare nel 2014 e 2015 (6328 dato dell’OIM a oggi) servirebbero oltre 210 stanze come questa. Basterebbero gli Uffizi? La presa di coscienza di questi numeri mi manda fuori di testa.
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